Verità nascoste sull’alimentazione – 1

I progressi nella terapia delle malattie croniche hanno effettivamente portato un prolungamento della vita ma il prezzo da pagare è alto: 9 persone anziane su 10 infatti consumano quotidianamente farmaci.
Ci sono invece sempre più evidenze scientifiche in base alle quali opportune scelte alimentari ed esercizio fisico associate a tecniche di respiro siano essenziali per favorire una longeva salute e prevenire le malattie croniche della nostra era.
Il dott. Franco Berrino, laureatosi in medicina e chirurgia (magna cum laude) all’università di Torino nel 1969 e specializzatosi in anatomia patologica, si è poi dedicato principalmente all’epidemiologia dei tumori. Dal 1975 lavora all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, dove ha collaborato con il Dipartimento di medicina preventiva e predittiva. Autore di centinaia di pubblicazioni scientifiche, è stato uno dei pochi ricercatori italiani chiamati a collaborare al Food, nutrition, physical activity and the prevention of cancer, pubblicato nel 2007 dal World Cancer Research Fund. Suoi progetti particolarmente significativi sono quello italiano per lo sviluppo dei registri tumori e quelli europei sulla sopravvivenza dei malati neoplastici nei diversi paesi (progetto EUROCARE) e sulla prevenzione del cancro al seno e delle sue recidive (progetto DIANA), frutto della collaborazione tra l’Istituto Nazionale dei Tumori e l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano. È un convinto assertore dell’utilità di una dieta “corretta” per evitare l’insorgere del cancro, tesi ormai sposata dai più illustri oncologi del mondo.
“…Il modo di mangiare di oggi nei nostri paesi ricchi è nuovo, completamente diverso da quello che l’uomo ha sempre mangiato in tutta la storia dell’umanità. Buona parte del cibo che mangiamo è un cibo che non esiste in natura come tale. Una volta mangiavamo cibi, adesso mangiamo le trasformazioni industriali dei cibi e mangiamo una quantità di cibo di provenienza animale come mai si è mangiata nel corso della storia dell’umanità. Consumiamo tantissima carne, latte e latticini, pane industriale, beviamo moltissime bevande zuccherate e alcolici. E poi mangiamo cibo sterile: gran parte del cibo prodotto dall’industria è cibo sterile, ma i microbi sono molto importanti per la nostra salute, noi viviamo in simbiosi con i microbi. Il corpo umano contiene così tanti batteri, virus e altri piccoli microbi da superare il numero delle cellule con un rapporto di 10 a uno. Nel corpo umano, infatti, sono presenti oltre 10.000 specie di batteri e microbi che, con le loro centinaia di trilioni di unità rappresentano un microcosmo. È stato calcolato che solo l’intestino contiene 100 miliardi di batteri per ogni grammo di materia.
L’insieme dei batteri di microbi presenti nel corpo umano è denominato “microbioma umano“, ossia la raccolta e la catalogazione di tutte le cellule microbiche che colonizzano il nostro corpo. Essi si trovano sulla nostra pelle, nel nostro tratto gastrointestinale, nelle insenature tra i denti e la maggior parte di essi ha convissuto con gli esseri umani, evolvendosi solo per vivere all’interno del nostro corpo, per decine di migliaia di anni. La maggior parte di essi ha funzionalità positive; alcuni di essi ci aiutano a digerire il cibo mentre altri facilitano la digestione degli acidi grassi, e così via.
È stato calcolato che, quando contraiamo l’influenza, il nostro corpo può contenere fino a 100.000 miliardi di virus influenzali nel giro di pochi giorni. Si tratta di una cifra 10.000 volte più grande dell’intera popolazione umana mondiale. Facile dunque pensare che l’intero corpo umano possa arrivare a contenere una cifra totale di batteri e virus che supera di molto i 100 trilioni di unità.
Secondo un calcolo più preciso, il corpo umano contiene 1014 batteri costituendo l’1-3% della massa totale del corpo umano. La grande maggioranza di essi vive nell’intestino crasso.
I batteri che vivono al momento in tutto il mondo, compresi quelli all’interno del corpo degli esseri viventi è un numero da capogiro: 1031 batteri, ossia 10 volte la stima riguardante il numero delle stelle contenute nell’Universo osservabile e non (100 sestilioni, 1 seguito da 23 zeri).
Se si impilassero tutti i batteri della Terra uno sopra l’altro, si andrebbe bene al di là della Luna e di Marte. La colonna di batteri raggiungerebbe la distanza di 200 milioni di anni luce (circa 400 volte il diametro della Via Lattea). Questi batteri che lavorano per noi e per la nostra salute e che ci difendono dai microbi cattivi bisogna però nutrirli, ai microbi piacciono tanto le fibre per esempio, ma noi le abbiamo tolte dalla nostra alimentazione, infatti anziché mangiare cereali mangiamo la farina raffinata, la farina 00. Una volta si mangiava l’insalata dell’orto che, anche se la lavavamo bene sotto il rubinetto per togliere la terra, era ricchissima di microbi. Adesso mangiamo l’insalata già lavata; l’insalata che comperiamo al supermercato è già lavata con il cloro, il cloro uccide tutti i microbi. Quindi i cibi che contengono la ricchezza di microbi non li mangiamo più ed è per questo che ci ammaliamo perché i microbi aiutano a sviluppare bene il nostro sistema immunitario; i bambini è bene che siano a contatto con i microbi. Quindi ci ammaliamo perché il sistema immunitario è inefficiente oppure troppo forte e allora veniamo aggrediti da malattie autoimmuni.
Oggi sappiamo che gran parte della popolazione adulta è affetta da qualche patologia cronica. Il 90% delle persone anziane prendono quotidianamente farmaci: farmaci per la pressione arteriosa, farmaci per controllare il colesterolo, farmaci per glicemia e coagulanti del sangue, farmaci per cercare di prevenire gli effetti collaterali dei farmaci, senza contare i farmaci per controllare il sistema nervoso, sonniferi, tranquillanti e antidepressivi, ed è drammatico.
La speranza di vita negli ultimi 40 anni è aumentata di 10 anni, mediamente fino alla fine del 2015 la speranza di vita aumentava di 3 mesi all’anno, nel 2016 è stata annunciata sia in USA sia in Occidente che la speranza di vita ha smesso di crescere, anzi c’è un accenno a diminuire.
La speranza di vita è aumentata proprio grazie al successo della medicina , dei farmaci che ci prevengono dalla morte per un Ictus celebrare, per un infarto miocardico.
E’ aumentata tantissimo la tecnologia medica, la tecnologia diagnostica che permette di scoprire le malattie prima e che permette di curare, che permette di entrare nelle coronarie per metterci uno Stent a sostituire le arterie occluse. Questo sviluppo tecnologico è stato un grande successo per prolungare la vita della popolazione, però abbiamo una popolazione anziana che in buona parte non sta bene, non è autosufficiente, soffre di tutte queste condizioni dismetaboliche e soffre anche degli effetti collaterali dei farmaci. Una popolazione anziana sempre più demente, una popolazione anziana sempre più sola e sempre più triste. Nella nostra organizzazione di vita vedo molti miei coetanei e delle persone più giovani di me che da anni e anni impegnano la loro vita ad occuparsi dei genitori anziani non più autosufficienti, costretti a letto, su una carrozzella, dementi oppure ricoverati in strutture costosissime, strutture di accoglienza anziani dove gli anziani sono abbandonati davanti ad un televisore a vegetare.
Insomma è vero che sia aumentata la speranza di vita ma non certamente la qualità della vita.
E allora dobbiamo fare una riflessione perché tutte queste condizioni che oggi abbiamo risolto, per dire, con i farmaci in quanto speranza di vita, potrebbe benissimo essere risolvibile cambiando stile di vita per diventare anziani ma sani, capaci di pensare e restare autosufficienti attraverso il cibo sano. Oggi sappiamo cos’è il cibo sano, lo dicono le grandi Organizzazioni di Ricerca Internazionali, lo raccomanda l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Queste organizzazioni hanno scoperto, sulla base di tutti gli studi scientifici svolti, che il modo migliore per mangiare è di basare l’alimentazione quotidiana prevalentemente, non esclusivamente, su cibo di provenienza vegetale con una varietà di cereali integrali.
La gente non sa più che cosa sono i cereali integrali, ma è esattamente come mangiava l’uomo in tutti i paesi del mondo, con l’eccezione del popolo eschimese, prima della grande rivoluzione industriale nel campo dell’alimentazione: cereali nella nostra pasta e fagioli, il kous kous con i cereali in Africa, il riso con la soia in Oriente, i fagioli neri con tortillas di mais in Messico.
Cereali, legumi, verdure, semi, frutta è stata l’alimentazione dell’uomo negli ultimi millenni.
Ora la OMS raccomanda e invita a riscoprire e imparare a cucinare questi alimenti in modo che diventino appetibili e che siano competitivi sul piano gastronomico. Sappiamo che chi rispetta questa raccomandazione, che comprende di evitare carni rosse e bianche, latte e latticini, bevande zuccherate, cibi industriali molto densi di grasso e zuccheri, vive meglio e più a lungo.
Tutti moriamo alla fine, però a parità di età chi fa attività fisica sta meglio e vive più a lungo; non c’è bisogno di fare chi sa che o competizioni: l’ideale è 1ora al giorno per mantenere attivi i muscoli del corpo
E’ sufficiente passeggiare, andare in bicicletta per mantenere il movimento articolare, naturalmente in mezzo alla natura, non in palestra e/o in città in quanto l’aria è altamente inquinata. Ci sono dei momenti di riscoperta perché in mezzo alla natura ci sono colori, piante, fiori e soprattutto ci sono erbe selvatiche, erbe che noi non conosciamo più e che l’uomo tempo fa mangiava.
Tutte le verdure sono ricche di sostanze antiossidanti che ci permettono di difenderci dai radicali liberi che sono sostanze molto ossidanti, molto avide di elettroni, che si formano normalmente nel nostro metabolismo; si formano anche perché servono al nostro sistema, ma sono anche pericolosi. I radicali liberi sono uno dei meccanismi di danno cellulare più importante, sebbene assolvano a molte funzioni fondamentali dell’organismo quando controllati. Sono molecole che posseggono un elettrone spaiato sull’orbitale più esterno e questa configurazione elettronica le rende altamente instabili e particolarmente reattive. I radicali liberi reagiscono facilmente con una qualsiasi molecola si trovi in loro prossimità (carboidrati, lipidi, proteine, acidi nucleici) danneggiandola e spesso compromettendone la funzione. Inoltre, reagendo con altre molecole, hanno la capacità di autopropagarsi trasformando i loro bersagli in radicali liberi e scatenando così reazioni a catena che possono provocare estesi danni nella cellula. In condizioni normali, ciascuna cellula produce radicali liberi tramite vari processi, come reazioni enzimatiche (ad esempio la xantina ossidasi o la NO sintasi), fosforilazione ossidativa, difesa immunitaria (granulociti neutrofili e macrofagi). Queste piccole quantità sono tollerate e vengono inattivate da sistemi enzimatici come il glutatione ed altri antiossidanti detti scavenger per la loro capacità di neutralizzare i radicali liberi. Quando la produzione di radicali liberi è eccessiva si genera ciò che viene chiamato stress ossidativo. I sistemi enzimatici e gli antiossidanti intracellulari non riescono più a far fronte alla sovrapproduzione e i radicali liberi generano danno cellulare che può essere sia reversibile, in tal caso la cellula torna alle condizioni normali, o irreversibile, con conseguente morte cellulare per apoptosi o per necrosi. Lo stress ossidativo è imputato quale causa o concausa di patologie quali il cancro, l’invecchiamento cellulare e malattie degenerative. Le specie reattive dell’ossigeno possono essere classificate come ROS (da Reactive Oxygen Species) o alternativamente come ROI (da Reactive Oxygen Intermediate). Allo stesso modo, le specie reattive dell’azoto possono essere nominate RNS (Reactive Nitrogen Species) o RNI.
Per cui è indispensabile il consumo di antiossidanti che sono nei vegetali, nei cereali e nei germi dei cereali Biologici e non quelli raffinati dalle industrie alimentari per esempio farina 00.
Quando noi mangiamo, mangiamo in un giorno oltre 10.000 sostanze diverse; nelle verdure ci sono una quantità di sostanze, se ne conoscono alcune e le più indispensabili per il nostro equilibrio: Vitamina A Betacarotene, B Tiamina, B2 Riboflavina, B2 Riboflavina, B3 Niacina, B5 Acido pantotenico, B6 Piridossina, B7 Biotina, B9 Acido folico, B12 Cobalamina, C Acido ascorbico, D Colecalciferolo, E Tocoferolo, K fillochinone, ma sono migliaia di sostanze diverse a cui siamo abituati da milioni di anni e che interagiscono perfettamente con il nostro corpo. Noi sappiamo che queste sostanze possono agire sul nostro DNA attivando certi geni e disattivandone altri. Se mangiamo un cibo raffinato privato da queste sostanze non abbiamo più questa azione sul DNA per farlo funzionare al meglio secondo le nostre esigenze.
Coltivando in modo biologico, senza “i veleni”, non avveleniamo la terra; in un millimetro cubo di terra ci sono 10 milioni di microbi che fissano l’azoto nel terreno. L’azoto viene fissato nel terreno grazie a microbi particolari che vivono sulle radici di alcune piante e una parte viene trasformata in composti dell’acido nitrico (detti nitriti e nitrati) utilissimi come concimi. I composti dell’azoto presenti nel suolo assorbiti dalla piante sono trasformati in proteine vegetali; quando i viventi muoiono restituiscono all’ambiente i propri componenti azotati e così il ciclo dell’azoto si chiude e ricomincia da capo. Perciò, senza l’ azoto sulla nostra Terra non vi sarebbe attività vitale.
Se noi uccidiamo i microbi con i veleni, l’azoto dobbiamo darlo noi con fertilizzanti, il potassio dobbiamo darlo noi e quindi con questa strategia di usare veleni nell’agricoltura abbiamo avvelenato la terra, impoverita enormemente e per di più in queste verdure che mangiamo non ci sono più microbi o ce ne sono molto meno. Ma sono i microbi che fanno funzionare il nostro meccanismo, il nostro intestino, fanno funzionare il nostro sistema immunitario.
Adesso c’è un revival: molti giovani contadini stanno tornando alle culture antiche, abbandonando le coltivazioni del grano moderno, che dà dei comprovati problemi per la salute e che però produce il doppio nel campo; stanno tornando al grano antico sia per una crescita culturale e ambientale sia per una crescita di costi relativi ai pesticidi e i fertilizzanti. Una tendenza che dobbiamo incoraggiare.
La terra è stata sfruttata troppo ed ad oggi non può più produrre se non è aiutata, ma si può risanare se si vuole, basta ritornare alle culture tradizionali.
Noi dobbiamo occuparci della nostra terra, del nostro terreno cioè di quello che sta all’interno del nostro intestino e quindi quello che ci mettiamo dentro attraverso la nostra bocca.
Ma non è solo il cibo che agisce nei nostri geni, noi possiamo agire sull’espressione dei nostri geni anche attraverso l’esercizio fisico e l’attività sessuale.
Noi sappiamo per esempio che facendo attività fisica, la prima volta aumenta l’infiammazione, viene male alle gambe, gonfiore alle ginocchia, ma non appena attiviamo un certo allenamento, una certa quotidianità nell’attività fisica, l’infiammazione diminuisce perché l’esercizio fisico attiva certi geni e ne disattiva altri, disattiva per esempio quelli dell’infiammazione cronica. Ci sono malattie infiammatorie acute importanti. L’infiammazione è una difesa dell’organismo, ma tutti noi abbiamo sostanze infiammatorie nel corpo anche se non abbiamo nessuna malattia ; chi ne ha di più si ammala di più di cuore, di cancro. Tutti conosciamo i valori degli esami clinici, chi sta nei valori alti rischia di ammalarsi più di quelli che hanno valori bassi. Quindi l’attività fisica è essenziale per il mantenimento della salute e deve essere svolta tutti i giorni.
La gente dice che non ha tempo di cucinare, non ha tempo di fare attività fisica perché nella vita frenetica di oggi non c’è tempo di niente eppure passano ore a guardare i cuochi in televisione e/o
Facebook o WhatsApp, Internet, SMS.
Non c’è più tempo di rilassarsi, di pensare o di meditare.
C’è uno studio importante e unico svolto dall’ Harvard University che segue ormai da oltre 40 anni un milione di persone, le quali ogni anno compilano un dettagliato questionario che comprende stili di vita, di alimentazione , di attività fisica, sport e culturale, hobby, attività sessuale e gusti, passioni e interessi, attività lavorative e politiche, viaggi e incontri sociali e molto altro. Da questo studio è emerso che le persone che praticano frequentemente i massaggi thai-tantrici vivono molto di più delle persone che non lo praticano, questo perché queste pratiche hanno a che fare con la consapevolezza, con l’armonia e la conoscenza del proprio corpo e la liberazione della mente.
Il massaggio tantrico si basa sulla comprensione della scienza tantrica e bioenergy sessuale taoista.
Queste millenarie culture hanno cercato di comprendere la realtà della nostra parte di energia sessuale integrata in un sistema di benessere completo. Il movimento vibrazionale è ciò che crea l’energia sessuale. L’energia sessuale vibrazionale ha un proprio serbatoio di stoccaggio e canali di flusso, e scorre lungo programmati protocolli capaci di modificare i nostri geni . Questa energia ha un effetto terapeutico importante. Gli studi svolti dall’ Harvard University hanno provato che lo stato di salute dipende molto dall’ energia elettrica sessuale; il suo malfunzionamento ha generalmente un effetto negativo a tutti gli effetti, e come ogni energia biologica è legata a tutti i livelli – fisico, emotivo, mentale e spirituale -“.
Quindi la via del cibo, la via dell’attività fisica e la via della consapevolezze sessuale è la via imprescindibile della longevità.
leggi:
  • Verità scomode sull’alimentazione 1
  • Verità scomode sull’alimentazione 2
  • Verità scomode sull’alimentazione 3