il massaggio per la terza età

Il massaggio per la terza età detto anche “geriatrico” è stato congegnato per rispondere alle esigenze specifiche della popolazione anziana: questo tipo di massaggio deve essere svolto da operatori esperti, attenti e sensibili che sappiano applicare tecniche di massaggio dolci e leggere, includendo anche stiramenti passivi.

Il corpo dell’anziano è spesso soggetto a dolori o difficoltà motorie, a volte diviene fonte di disagio esistenziale e di vergogna. Sovente toccato più per terapia che per affetto, è “solo”, eppure, quel corpo invecchiato, forse deformato o irrigidito, ha gli stessi bisogni primari del corpo di un neonato: essere toccato, accarezzato, accolto, accettato e scoprire come si può muovere e affrontare il mondo in questa sua nuova forma.
Una serie di ottimi trattamenti stimola la circolazione, sblocca le articolazioni, rallenta l’incurvarsi della colonna, aiuta la postura, sostiene il sistema immunitario, permette una digestione migliore, concilia il sonno, dà sollievo ai dolori e ha un generale effetto rivitalizzante e ringiovanente.
Ma non è tutto. Il massaggio migliora l’umore, combatte ansia e depressione, stimola la fiducia e l’apertura verso il mondo, permette di ritrovare il contatto e il dialogo con il corpo, aiuta l’autostima e la voglia di muoversi.
Le manualità sono mirate, rispettose delle fragilità e delle chiusure (e talvolta dei pudori) dell’anziano.
Fondamentale più che mai la capacità d’ascolto, per adattare l’incontro a ciascun caso, per portare sollievo dove serve, in maniera rispettosa e non invasiva. ma comunque con il massimo grado di efficacia.
Perché il massaggio
Al di là delle tecniche, il massaggio è linguaggio corporeo. Le mani dell’operatore “dialogano” con il corpo della persona che riceve: ne ascoltano i bisogni, le potenzialità ed i limiti; comunicano riconoscimento, accettazione, nuove possibilità di percezione. Scopo di questo incontro è aiutare l’anziano a ritrovare nel proprio corpo lo stimolo al piacere di essere vivo.
Ogni intervento è personalizzato e tiene imprescindibilmente conto delle indicazioni fornite dal medico, delle condizioni del cliente, delle sue richieste e della possibilità/disponibilità espressa dal suo corpo.
L’ Italia è un Paese di anziani. Così ci dicono le statistiche sull’età media della popolazione e i frequenti richiami dei media, allarmati dal fenomeno della denatalità. Ciononostante, il mondo della terza età viene ancora tenuto in disparte, poco conosciuto e poco preso in considerazione, una realtà destinata a cambiare nel giro di breve tempo:la terza età reclama la giusta attenzione alle sue esigenze e attende una risposta competente alle sue molteplici problematiche.
Anche nel campo del benessere e delle cure naturali, è importante che nasca una consapevolezza delle necessità dell’anziano e un’adeguata preparazione per la cura dei clienti senior.
Quando l’anziano è malato
Il controllo del dolore è spesso una preoccupazione primaria con questo genere di clienti, e il massaggio è un eccellente metodo non farmacologico per alleviare e ridurre il dolore, riducendo così il bisogno di antidolorifici.
Il massaggio si è anche dimostrato molto efficace come terapia primaria o aggiuntiva in tutti i casi che includono una componente da stress. Un esempio eclatante è quello dei pazienti affetti da una malattia non curabile: sapere di essere dei malati terminali, è sempre ai primi posti in qualunque classifica di eventi stressogeni.
Questi pazienti riescono a controllare meglio lo stress e a soffrire meno grazie al massaggio; in tal modo riducono l’utilizzo di psicofarmaci e dei loro pesanti effetti secondari negativi.
Il massaggio ha un effetto benefico di primaria importanza per le persone con una mobilità ridotta o allettate, quello di aiutare a prevenire le piaghe da decubito.
Massaggiare aree del corpo che sono state sotto pressione di recente, stimolando così la circolazione in quei punti, e incoraggiare il paziente a cambiare frequentemente posizione sono i consigli per prevenire le piaghe da decubito che si trovano in tutti i manuali per infermieri.
Il massaggiatore deve controllare se vi siano zone arrossate, assottigliate o calde, e occuparsi subito di quelle zone.
Questi pazienti possono lamentare pruriti e avere la pelle secca: sono effetti collaterali dell’inattività e delle terapie farmacologiche, oppure la reazione di un corpo che si sta spegnendo.
Una condizione che può creare agitazione aggiuntiva a una persona che si sente già in ansia, debole e vulnerabile. Un olio o una crema da massaggio idratante ed emolliente aiuta ad alleviare i disturbi della pelle secca. Dà una sensazione di nutrimento e sollievo, e può aiutare uno spirito agitato o depresso.
Il conforto del contatto
Il controllo oltre ai benefici fisici, un contatto attento e compassionevole sotto forma di massaggio può avere altri benefici più significativi e immediatamente visibili su questo genere di clienti.
Quando si massaggia una persona anziana e malata, la presenza cosciente del terapeuta, rinforzata dall’ interesse verso l’altro e dal suo contatto delicato, sono quasi più importanti della tecnica specifica che si utilizza.
Controindicazioni 
Possono essere tante e importanti: informatevi sullo stato di salute generale e sulle malattie trascorse e, in caso di dubbio, rivolgetevi al medico curante. Le controindicazioni più frequenti riguardano il massaggio profondo.